Nuove tecniche - Realizzazione di un Cielo stellato con le fibre ottiche |
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La fonte luminosa che possiamo utilizzare può essere di qualsiasi colore, anche se l’ideale è utilizzare una normale lampada chiara o una lampada azzurrina (lampada solare). Ancor meglio sarebbe utilizzare due illuminatori in cui suddividere le fibre in modo casuale, uno con lampada normale ed uno con lampada solare in modo da avere un cielo non troppo uniforme. Se proviamo a guardare il cielo durante una bella notte piena di stelle, infatti, notiamo subito che la volta stellata non è affatto uniforme motivo per cui è necessario utilizzare fibre ottiche di diametri diversi, mettendo qualche stella in più in una zona, qualcuna in meno in un’altra. Un buon suggerimento è quello di mescolare i vari diametri in misura di 40% da 0,75 mm , 40% da 1 mm e 20% da 1,5 mm. Sono indicazioni di massima che possono variare secondo il proprio gusto e le proprie esigenze; nei presepi più grandi, oppure per evidenziare singole stelle o costellazioni possiamo utilizzare anche fibre ottiche di diametro maggiore (ad esempio 2 o 3 mm di diametro): il nostro consiglio è sempre quello di non eccedere, di non trasformare il cielo stellato in un Luna Park. Passiamo ora a definire la posizione delle fonti luminose: è preferibile utilizzarne più di una (almeno per i diorami più grandi) in modo da ridurre i percorsi ed evitare così sprechi di fibre ottiche. Sistemati gli illuminatori, tagliamo i vari fili di fibra (con normali forbici da elettricista o con un tronchese) di lunghezza tale che un’estremità di ognuno di essi possa raggiungere la fonte luminosa (dove saranno raggruppati insieme in un mazzetto) e, l’altra estremità, il punto dove abbiamo deciso di piazzare la stella. Eseguiti i calcoli e tagliate le fibre ottiche, non resta che fissarle sul fondale del presepio che, durante la notte, rappresenterà il nostro cielo stellato. Il fondale ottimale (sia per le stelle sia per l’illuminazione generale del presepio) è quello curvo in compensato o simili materiali rigidi. Se il fondale è stato realizzato con un compensato (e opportunamente trattato con il colore preferito, ad es. bianco oppure azzurro chiaro o scuro), è necessario eseguire dei piccoli fori di 1 o 1,5 mm , usando un piccolo trapano sempre dall’interno verso l’esterno, onde evitare sbavature sul fondale. Inserire quindi la fibra dal retro del fondale stesso attraverso i piccoli fori, aiutandosi, se necessario, con una piccola pinza e fissandoli poi esternamente con del nastro di carta. (v. le due immagini sottostanti). Sarà quindi necessario far sporgere provvisoriamente le fibre dall’altra parte anche 1 o 2 cm. Terminata l’inserzione verificare che sul lato interno del fondale, attorno alle fibre, non vi siano sbavature di legno (eventuali sbavature andranno pulite con un pennello ed eventualmente ricoperte con il colore dato in precedenza al fondale. Infine, tagliare le fibre a filo del compensato o leggermente sporgenti. La stessa operazione risulta più difficoltosa ma non impossibile se il fondale è costituito ad esempio da un telo o da un lenzuolo. La procedura pur sostanzialmente simile presenta tuttavia differenze sostanziali nel montaggio e nel fissaggio. Per il montaggio ci si può avvalere di un piccolo ago; è necessario essere in due persone, una sul retro del fondale, una all’esterno dalla parte del boccascena. L’operatore sul davanti porrà un piccolo pezzo di polistirolo contro la tela nel punto dove dovrà essere inserita una fibra, mentre chi si trova sul retro, con l’aiuto di un ago predisporrà un foro nella trama del tessuto del fondale, premendo contro il pezzo di polistirolo, inserendo quindi la fibra nel foro stesso e facendola sporgere leggermente come abbiamo descritto per il fondale rigido. Non resta ora che fissare le fibre per renderle stabili. Il fissaggio del filo di fibra sul retro è la parte più delicata di tutta l’operazione: il filo di fibra non deve pesare sul telo onde evitare di modificarlo e creare delle pieghe e per far ciò si deve ricorrere all’uso di righelli trasversali al fondale ai quali ancorare i nostri fili appena inseriti nel telo. Terminata la delicata fase del montaggio e fissaggio delle fibre, è il momento illuminarle, e restare al buio a godersi l’effetto ottenuto. In linea di principio è sufficiente sistemare una fonte luminosa ad un capo delle fibre per ottenere l’effetto desiderato all’altro capo; in pratica tante sono le modalità con cui questo può essere fatto: dipende dal presepio, dalle proprie esigenze e dall’attrezzatura di cui si dispone. Per completare l’opera ed arricchire l’effetto, si può ricorrere a variatori di luce in dissolvenza che opportunamente collegati possono esaltare l’effetto facendo accendere le stelle in modo graduale al calar della notte e spegnedole allo stesso modo all’avvicinarsi dell’alba. Il massimo del realismo si ottiene utilizzando un illuminatore che riproduca il tremolio delle stelle, (nei siti specializzati se ne trovano di vari tipi ed a prezzi ragionevoli). |
ed altri. Alcuni illuminatori vanno assemblati con fibra ottica a metraggio, mente altri vi arrivano con già un fascio da 30 o 50 fibre, di varie lunghezze, perciò dovrete valutare secondo le vostre necessità. Prima dell'acquisto consiglio anche di verificare i prezzi e le relative spese di spedizione che a volte, se sottovalutate, invece fanno la differenza. |
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Scorcio di un presepe che utilizza la fibra ottica per la realizzazione del cielo |
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