Presepe o Presepio Tecniche di realizzazione Materiali Idee
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La rappresentazione tridimensionale della natività è quello che comunemente viene definito presepio. Come ho già detto nei cenni storici il nome "presepio" dal latino "praesepium" significa mangiatoia, o comunque recinto chiuso, il luogo, quindi, dove la storia vuole che sia stato deposto il Bambino appena nato, dato che Maria e Giuseppe non avevano trovato altro alloggio. Quindi questo luogo diventa il punto centrale di tutta la scena, la parte della costruzione che dovrà essere illuminata in modo particolare così da rimanere sempre al centro dell'attenzione dell'osservatore.
La
realizzazione del Presepio, qualunque sia la sua dimensione, deve, a
mio avviso, essere suddivisa in varie fasi che, seppure strettamente
legate tra loro e cronologicamente sequenziali
debbono essere ben distinte.
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PROGETTO | |||||||||||
Clicca per ingrandire È il punto in cui convergono tutti gli elementi del presepio. Deve essere posto oltre il fondale indicativamente ad una distanza, dal punto di osservazione, pari al doppio della profondità del presepio stesso ed ad una altezza uguale al punto in cui si trovano gli occhi dell'osservatore. Fissando in questo punto uno spago (ad una altezza dalla base pari agli occhi delle statuine in primo piano) e tendendolo fino alle costruzioni come ne disegno, si otterranno tutte le inclinazioni esatte dei tetti, delle architravi, delle porte, delle finestre. Naturalmente andranno inclinate solo le linee orizzontali, mentre quelle verticali resteranno perpendicolari. Piccole siepi, ciottolati, una strada, aiutano lo sguardo a convergere nel punto di fuga forzando l'effetto prospettico. La strada deve inoltre essere nascosta da svolte, da massi per poi riprendere lontanissima Senza mostrarla mai tutta fino all'ultimo piano. Attenzione nella collocazione dei personaggi e dei particolari! Un personaggio alto al punto da non entrare in una porta è fuori posto.
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La realizzazione vera e propria potrebbe esser fatta sia sul posto finale, che in un laboratorio più comodo dove si procederà alla costruzione di tutte le parti che poi verranno assemblate per comporre la struttura definitiva. A mio avviso, prima di tutto è importante individuare il posto dove si dovrà realizzare l'opera, studiarne le dimensioni per esaminare le modalità più comode di lavoro e di montaggio ed inoltre, a lavoro finito, essere certi di garantire al visitatore il punto di vista migliore e alla giusta altezza. È utile tracciare uno schizzo planimetrico, partendo dall'ingombro massimo che abbiamo a disposizione e stabilendo la dislocazione dei luoghi, natività per prima e, a seguire, case, torrenti, monti, boschi, ecc.…tenendo sempre presente il punto di osservazione. L'idea di partenza può nascere nei modi più disparati: dalla visita ad un presepio del quale abbiamo apprezzato in modo particolare l'ambientazione, portando magari qualche modifica così da personalizzarlo; dall'osservazione in natura di caratteristici ambienti quali grotte, casolari di campagna o borghi rustici scovati in sperduti paesini durante una gita domenicale o semplicemente ricreando un puzzle di immagini vere o incontrate viaggiando con l'immaginazione e la fantasia. Spesso può essere necessario variare l'idea iniziale in corso d'opera per esigenze diverse ma, se partiamo da un progetto abbastanza dettagliato ed abbiamo chiaro in mente il lavoro finito, il risultato finale, sarà sempre soddisfacente. Determinante per garantire questo risultato è senz'altro la scelta della giusta altezza che garantisca al visitatore un comodo punto di vista, adeguato alla costruzione e in maniera tale da creare il massimo effetto prospettico per evitare l'appiattimento dello spazio e dei piani in cui sarà stato suddiviso. L'altezza ottimale dell'orizzonte deve coincidere con l'altezza/vista dell'osservatore. Questo accorgimento permette di guardare negli occhi le statue situate in primo piano dando l'impressione all'osservatore di entrare nel paesaggio Determinante per un buon gioco di prospettiva è stabilire un punto di fuga; le figure in primo piano possono anche essere di notevoli dimensioni ma la loro altezza deve essere in proporzione relativamente agli elementi circostanti. Allontanandosi verso il fondo della scena le figure dovranno diminuire in altezza dando un effetto prospettico tale da rendere il paesaggio il più reale possibile. Piccole siepi, ciottoli, una strada opportunamente disposti aiuteranno a convergere nel punto di fuga; la strada dovrà essere nascosta da svolte, discese, massi per riprendere più piccola e lontanissima (non mostrarla mai tutta fino all'ultimo piano, proprio per consentire anche in poco spazio di ricreare l'effetto della profondità del paesaggio). Per ottenere che tutti gli elementi da costruire (grotta, edifici con relative porte e finestre, vegetazione, ponticelli, pozzi, ecc.…) siano dimensionati armoniosamente, occorre che le misure siano proporzionate all'altezza delle statue. Talvolta si costruisce prima l'ambiente, poi togliendo dalle scatole le statuine, ci si accorge che sono troppo grandi o troppo piccole una volta disposte accanto alle case e agli altri elementi . Per accentuare l'effetto prospettico della profondità, il presepio, dovrà essere circoscritto coprendone i lati e costruendo una sorta di boccascena, proprio come il palcoscenico di un teatro. Nella fase di finitura i toni dei colori si attenueranno in relazione alla distanza: un oggetto lontano presenterà una colorazione meno viva e i contorni saranno meno nitidi della scena in primo piano. |
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PROPORZIONI |
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Per calcolare la giusta proporzione tra statue e ambiente si possono utilizzare due sistemi: quello matematico e quello grafico. Il sistema di calcolo matematico altro non è che la semplice proporzione: "A:B = C:X" dove "A" è un elemento noto es.: l’altezza di una persona: diciamo mediamente tra uomo e donna cm 165; "B" è il secondo elemento noto l’altezza di una statuina cm. 12; "C" sarà l’altezza reale dell’oggetto da riprodurre in scala affinché sia correttamente rapportato alla statuina. Quindi il valore che ricaveremo con l’incognita "X", sviluppando l’espressione, sarà il risultato cercato. Per l’occasione immaginiamo di dover affiancare alla statuina un secchio per l’acqua alto, in realtà, circa cm 40. Un calcolo semplice, ma indispensabile per ottenere un buon risultato, avremo quindi: "165:12 = 40:X" La "formula" si svolge moltiplicando 12X40 e dividendo il tutto per 165. Quindi 12X40/165=2,9 e cioè, il secchio correttamente proporzionato, sarà alto cm. 2,9. - Clicca sul grafico per ingrandirlo
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Lo stesso calcolo può essere fatto in modo grafico operando come segue: Si prenda della carta millimetrata e, partendo da un punto comune che chiameremo "0" si traccino due assi perpendicolari, uno orizzontale ed uno verticale. Partendo dal punto d'origine dei due assi, marcheremo quello orizzontale con dei numeri posti in modo lineare da 0 fino a 200 con cadenza 10 (es.: 0,10,20,30…200), sull’asse verticale si effettuerà la stessa operazione partendo sempre dal numero 0 fino al numero 50, l'asse orizzontale rappresenta le misure della realtà, l'asse verticale quelle da porre in proporzione. Supponiamo di avere delle statue di cm 12, sull'asse verticale andremo ad individuare il numero 12, e su quello orizzontale cercheremo il numero che corrisponde all’altezza reale di una persona; per rifarsi all’esempio precedente cm 165. Alla congiunzione dei due punti otterremo il punto che chiameremo "A", da cui tracceremo una diagonale fino al punto di origine degli assi e cioè il punto zero; ora il nostro grafico è pronto. Devo ad esempio, come detto prima, accostare un secchio ad una statuina e voglio sapere di che misura dovrà essere; in orizzontale, sull’asse delle misure reali, vado a cercare il numero che corrisponde all'altezza di un secchio reale circa cm. 40, traccerò una verticale perpendicolare all’asse fino ad incontrare la famosa diagonale "A", da qui ci sposteremo in orizzontale fino ad arrivare all’asse verticale andandovi a leggere un numero che sarà quello che poi corrisponderà all’altezza del secchio da realizzare. Se abbiamo proceduto correttamente avremo lo stesso risultato del calcolo matematico. Entrambi i sistemi sono validi, starà a voi utilizzare quello che vi sembrerà più pratico. |
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AMBIENTAZIONE |
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Prima di passare alla fase operativa vera e propria, bisogna valutare il tipo di presepe che si vuole realizzare. La scelta è tra due opzioni principali: Il presepe Storico e quello così detto popolare.
Il Presepe orientale, o storico, è quello che viene realizzato rifacendosi alla storia ed alla vita in Palestina ai tempi di Gesù attenendosi il più scrupolosamente possibile alle notizie storiche ed ambientali giunte a noi tramite le scritture, da cui si attingeranno informazioni indispensabili sia per la realizzazione della scena, che per la scelta delle statuine e dei vari accessori. Gli abiti saranno in stile arabo, le costruzioni basse e di forma cubica a volte con tetti a cupola, il paesaggio, quello di Betlemme, formato da due colline su una delle quali era la città, con le rocce di un colore dominante giallo ocra tendente al rosato. Anche gli utensili e la vegetazione saranno propri del luogo, ulivi, viti, cespugli di fichi d'india e agavi. |
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Va da sé che l'ideale sarebbe costruire in proprio anche i personaggi, facendo una ricerca accurata anche per quanto concerne i tessuti e le fogge degli abiti usati all'epoca in quella parte del mondo, così da rendere particolarmente preziosa l'intera opera. A questo proposito, in una speciale sezione di queste pagine sono disponibili notizie circa la tecnica usata dagli artigiani del '700 nel napoletano, per la realizzazione delle statuine mobili. Per quanto riguarda la scelta di una scenografia di tipo popolare, i componenti, come del resto i personaggi ed in alcuni casi anche i paesaggi, sono riconducibili all'ambientazione del luogo d'origine (Presepe umbro, romano, napoletano, genovese, siciliano ecc. ...) dove vengono esaltate alcune caratteristiche ambientali ed antropologiche come l'abbigliamento dei pastori, o un elemento di primo piano come può essere un monumento, una piazza, un borgo. La fantasia e l'estro creativo del presepista farà il resto, fermo restando che se una manualità eccellente darà eccellenti risultati, anche la semplice buona volontà, se doverosamente accompagnata dall'amore e la passione per il presepe, daranno comunque ottimi frutti. |